Una modesta presenza di insetti e funghi non deve allarmare perchè non causerà danni irreparabili.
Un’infestazione massiccia è invece dovuta ad errori commessi durante le pratiche di coltivazione, per esempio un’errata scelta delle specie in relazione alle condizioni geo climatiche, l’utilizzo di sementi o cultivar poco resistenti, errori di lavorazione, consociazione, o concimazione, mancanza di rotazione. Può anche essere complice il clima: in stagioni particolarmente avverse possono esserci dei problemi.
La lotta può essere condotta su due fronti: preventivo, oppure, di lotta vera e propria.
Prevenzione
Si possono ottenere dei buoni risultati creando il più possibile un ambiente ottimale per la pianta coltivata (stato del terreno, apporto dell’acqua, concimazione adeguata, pacciamatura, corretta consociazione ecc. Tutti questi fattori favoriscono l’autodifesa da parte della pianta.
Inoltre, bisogna cercare di favorire l’essitenza di un ambiente ideale alla sopravivvenza degli animali antagonisti (rospi, ragni, uccelli, insetti, ricci, toporagni, pipistrelli; in pratica tutte le specie animali che siano buone antagoniste degli insetti nocivi. Questa operazione la si favorisce conservando piante, alberi, arbusti, stagni, corsi d’acqua.
Tra gli insetti i più utili in assoluto sono i Carabidi, le Coccinelle, le Cimici, le Crisope, le Forbicine, gli Cneumonidi e i Sirfidi.
Lotta diretta
si effettua mediante l’uso di macerati, infusi, estratti da piante o, in caso estremo, irrorando le specie colpite con sostanze poco dannose come rame e zolfo.
Gli insetti antagonisti sono ora anche commercializzati.
Particolarmente interessante è l’azione risanante sul suolo da parte del Tagete, le cui radici rilasciano sostanze nematocide.