I ceci (cicer arietinum) sono piante erbacee appartenenti alla famiglia delle Leguminose o Fabaceae, i frutti vengono ampiamente utilizzati per l’alimentazione umana in quanto ricchi di proteine; dopo soia e fagiolo i ceci sono la terza leguminosa più coltivata al mondo.
Caratteristiche ceci
Il nome cicer deriva dal latino, Cicerone aveva un antenato con una verruca a forma di cece sul naso, mentre arietinum deriva dalla forma a “testa d’ariete” del seme.
La pianta ha un’altezza variabile dai 20 ai 50 centimetri con fusto peloso e foglie opposte con foglioline dentate, i semi, ceci, sono contenuti nei baccelli, ogni baccello può contenere 2-3 ceci.
Avendo radici molto lunghe, che possono raggiungere addirittura i 2 metri, i ceci resistono bene in condizioni di siccità. E’ una pianta rustica che cresce in un clima caldo arido, resiste bene alla siccità ma non tollera eccessi di umidità, non va seminato quindi in terreni argillosi che sono asfittici e facilitano il ristagno d’acqua e neppure quelli eccessivamente fertili dove allega male; non tollera terreni troppo salini mentre quelli ricchi di calcare producono ceci di difficile cottura. Il cece predilige terreni di medio impasto, leggeri e profondi dove poter ben sviluppare l’apparato radicale.
Come coltivare i ceci
Per la semina del cece il terreno va lavorato molto bene in profondità in autunno e affinato in inverno in modo da permettere alle radici di svilupparsi in verticale.
Il cece germina quando la temperatura raggiunge i 10 °C, nel bacino del Mediterraneo viene seminato quindi a fine inverno quando sono passati i geli invernali (marzo) e i semi si raccolgono in estate a luglio-agosto, solo nei paesi dove il clima è mite come Egitto, Messico, India la semina avviene in autunno.
I ceci si seminano in file distanti circa 35-40 cm ad una profondità di 5-7 cm, in un metro quadro di terreno devono esserci circa 25-30 piantine.
La raccolta estiva avviene quando la pianta è ingiallita e i baccelli sono secchi. La raccolta avviene estirpando a mano la pianta, le piante si raggruppano in fasci e si appendono a testa in giù in un posto asciutto e ventilato e si lasciano seccare completamente, fino a quando i baccelli iniziano ad aprirsi da soli, quindi si sgranano a mano o battendoli ed eliminando la pula. I semi devono essere completamente secchi e duri.
Per quanto riguarda il concime, al cece non deve mancare il fosforo (40-60 Kg/ha di P2O5) e, se carente, il potassio, per quanto riguarda l’azoto la nodulazione è sufficiente a coprire il fabbisogno tuttavia se il terreno fosse molto carente o non favorevole all’azotofissazione può essere utile una concimazione azotata (20-30 kg/h di azoto).
Non richiede particolari cure va solo rincalzato e tenuto pulito dalle erbacce, tra i nemici che possono arrecare danni notevoli: l’antracnosi o rabbia che causa il disseccamento della pianta, la ruggine del cece, mentre tra i parassiti le larve di Liriomyza, il Callosobruchus chinensis e la Heliotis.
Il cece viene utilizzato per produrre molte ricette tipiche come la farinata e al panissa, è ricco di proteine e fibre indispensabili per il buon funzionamento intestinale, contiene inoltre aminoacidi, calcio, fosforo, potassio, sodio, ferro e magnesio.
Come raccogliere i ceci
La raccolta dei ceci è un processo che richiede attenzione e cura. Ecco una guida passo-passo su come raccogliere i ceci dal tuo orto o campo:
Monitora la maturazione: I ceci sono pronti per la raccolta quando i baccelli diventano marroni e secchi, e le piante iniziano ad appassire. Questo di solito avviene circa 100-110 giorni dopo la semina. Controlla regolarmente i baccelli per assicurarti di non coglierli troppo presto o troppo tardi.
Scegli una giornata soleggiata e asciutta: Per raccogliere i ceci, è preferibile scegliere una giornata soleggiata e asciutta, in modo che i baccelli e le piante siano il meno umidi possibile. L’umidità può causare problemi durante la conservazione e aumentare il rischio di muffa e marciume.
Taglia o strappa i baccelli: Indossa guanti da giardinaggio per proteggere le mani e utilizza un paio di forbici da giardinaggio o un coltello affilato per tagliare i baccelli dalle piante. È possibile anche strappare delicatamente i baccelli con le mani, se preferisci. Cerca di raccogliere solo i baccelli marroni e secchi, lasciando quelli verdi per maturare ulteriormente.
Togli i ceci dai baccelli: Una volta raccolti tutti i baccelli, è necessario estrarre i ceci. Puoi farlo aprendo i baccelli con le dita e raccogliendo i ceci all’interno. Se hai raccolto una grande quantità di ceci, puoi mettere i baccelli in un sacco di tela e pestarli delicatamente con un bastone o con i piedi per far uscire i ceci.
Setaccia e pulisci i ceci: Utilizza un setaccio o un colino per separare i ceci dalle parti indesiderate dei baccelli, come pezzi di guscio o foglie. Assicurati di rimuovere eventuali ceci danneggiati, ammuffiti o marci.
Asciuga e conserva i ceci: Prima di conservare i ceci, è importante assicurarsi che siano completamente asciutti. Puoi stenderli su un telo pulito o un vassoio e lasciarli asciugare all’aria in un luogo ben ventilato e al riparo dalla luce diretta del sole per alcuni giorni. Una volta asciutti, conserva i ceci in un contenitore ermetico in un luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce e dall’umidità.
Conservazione a lungo termine: Per una conservazione a lungo termine, è possibile congelare i ceci in sacchetti per congelatore o vasetti di vetro ermetici. Assicurati di lasciare un po’ di spazio per l’espansione durante la congelazione.