Questo è il mese di passaggio dalla primavera all’estate. In questo periodo l’irrigazione è fondamentale perchè le piante in piena produzione potrebbero subire uno shock irreparabile in caso di prolungati stess idrici, ossia di diversi giorni senza acqua. Fra le conseguenze peggiori, la salita a fiore degli ortaggi da foglia, che conclude il loro ciclo anzitempo.
Disporre i tutori per le piante rampicanti o incapaci di sostenersi da sole. Procediete all’eliminazione dei fiori maschili di zucca e zucchine, concimate in abbondanza gli ortaggi da bacca.
Proseguire con la lotta alle malerbe che divengono assillanti e competono con le piantine coltivate. La scelta seria è quella di non avvalersi di sostanze chimiche come i nocivi diserbanti. Se i raccolti si susseguono, tanto da creare un eccesso di produzione che può essere smaltito regalandone una parte agli amici, oppure, preparando conserve, salse e sottoli per il prossimo inverno.
In Giugno fioriscono: Ageratum, Impatiens, Bocche di leone, Campanelle, Clarkia, Petunie, Portulaca, Salvia, Zinnia, Althaea, Iberis, Ipomoea, Hemerocallis, Lavandula, Pelargonium, Yucca. Fra le painte legnose si ricoprono di fiori gli Olenadri e Melograni e le Spiree.
Nell’ORTO
Aumentano le esigenze nutizionali ed idriche. I concimi minerali possono essere distribuiti per fertirrigazioni.
Verifichiamo i sostegni delle piante che necessitano di tutori come cetrioli, pomodori, fagioli e fagiolini. Procedere con le operazioni di sfemminellatura che è l’asportazione dei getti secondari e di cimatura su ortaggi come pomodori, melanzane, cetrioli che si caratterizzano per una crescita indeterminata. Queste operazioni favoriscono la comparsa dei fiori femminili, portatori del frutto.
Contenere le malerbe è un impegno costante in questa stagione, la vegetazione infestante deve essere contenuta anche per non danneggiare l’apparato radicale degli ortaggi. Intervenire con zappature fequenti e superficiali è la cosa migliore.
Semine
Si continuano le semine scalari di: carote, bietole, cicorie, fagioli, fagiolini, indivie, lattughe e porri. Si cimano i pomodori, i cocomeri, i meloni, i cetrioli, per farli fruttificare meglio.
Per le anniaffiature la cosa migliore sarebbe intervenire poco e spesso, sempre durante le ore più fresche della giornata, ossia la mattina presto, oppure la sera. In questo modo si evitano i danni alla vegetazione e ai frutti come scottature e allessature, inoltre, si riduce anche l’evaporazione. Per diminuire le perdite d’acqua attraveso l’evaporazione possiamo adottare la tecnica della pacciamatura che mantiene una maggiore riserva idrica nel terreno e limita la crescita della flora infestante.
Frutteto
Sono pronte le ciliegie, le amarene, le prime pesche e le albicocche. La lotta ai parassiti e la potatura verde sono i lavori di maggior impegno. Sulla vite si interviene con la scacchiatura per togliere la vegetazione superflua.
ROSAI
Si eliminano i boccioli sfioriti e quando un ramo ha ultimato la sua fioritura, lo si taglia tutto per facilitare un’imponente fioritura a settembre. Proseguono le annaffiature ed i trattamenti antiparassitari, l’asportazione dei polloni e le legature dei getti che si allungano troppo senza potersi reggere da soli.