A questo gruppo denominato cicorie appartengono differenti varietà.
Nella scheda di coltivazione saranno trattate solo la scarola, l’indivia ed il radicchio.
Cenni botanici
Scarola o anche Indivia scarola
Nome scientifico: Cichorium endivia L.var. latifolium Hegi
Famiglia: Compositae
Paese d’origine: Bacino mediterraneo
Indivia o anche Indivia riccia
Nome scientifico: Cichorium endivia L.var.crispum Hegi
Famiglia: Compositae
Paese d’origine: Bacino mediterraneo
Radicchio
Nome scientifico: Cichorium intybus L.var.foliosum Bischoff
Famiglia: Compositae
Paese d’origine: Europa meridionale
Dati Statistici
La coltivazione delle cicorie in Italia ha un’estensione totale di circa 28.000 ettari in pieno campo e 230 ettari in serra, di cui circa 13.000 ha di indivie e scarole e 15.000 ha di radicchio.
Generalità
Considerato il vasto numero delle differenti varietà di cicorie, cercheremo di dare solo alcune indicazioni generali.
Le cicorie, in generale, non vengono concimate per fertirrigazione, o comunque non si ricorre cosi spesso alla microirrigazione, a differenza delle lattughe che spesso si coltivano in serra, per le quali si hanno anche interessanti esperienze in idroponica.
Le cicorie in generale temono gli arresti di vegetazione, causati principalmente da carenze idriche, per questo è importante scegliere dei terreni freschi e con una buona capacità idrica. Le cicorie non sono molto esigenti in nutrienti, ma sono sensibili alla salinità.
Bisogna fare attenzione alle concimazioni organiche troppo recenti (la concimazione organica va effettuata alla coltura precedente) ed agli eccessi d’azoto, sia organico che minerale, che rendono la pianta sensibile alle malattie e possono portare ad accumulo di nitrati nelle foglie.
Ruolo e apporto dei nutrienti
Un giusto apporto di nutrienti è fondamentale per la produttività dei vari tipi di cicorie, riguardo al notevole sviluppo della vegetazione. Per l’azoto ed il potassio, il periodo di più intensa asportazione coincide con la differenziazione dell’apice caulinare e con il periodo di maggior produzione.
E’ accertato che il calcio migliora la serbevolezza dei cespi ed il magnesio ne migliora la colorazione.
Tecnica di coltivazione
Il fosforo ed il potassio ed una piccola parte d’azoto (non nitrico) saranno apportati prima dell’impianto della coltura. L’apporto d’azoto sarà frazionato poi in copertura, secondo le regole generali di concimazione; si distribuisce la razione d’azoto calcolata, tenendo presente che una parte può essere apportata anche per via fogliare.
Applicazioni fogliari con nitrato di calcio, nitrato di magnesio o altri fertilizzanti specifici contenenti azoto, calcio e magnesio, concorrono a limitare gli eventuali problemi di necrosi marginale.
L’irrigazione è una delle operazioni colturali più importanti, data l’abbondante produzione di materia vegetale in poco tempo. E’ determinante mantenere un buon grado d’umidità del terreno, senza mai provocare eccessi idrici e/o ristagni d’acqua. Il volume d’adacquamento stagionale varia da zona a zona e secondo l’epoca di coltivazione. Le cicorie sono poco tolleranti alla salinità.